lunedì 7 luglio 2014

FRAMMENTI DI: Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi

 
Buonsalve a tutti, amici lettori!
Questo post è uno tra i miei preferiti, perché quando si parla di questa rubrica e di citazioni io vado in brodo di giuggiole, soprattutto se sono citazioni che mi rappresentano/emozionano particolarmente. Ecco quindi il 'Frammenti di..' dedicato a Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi.

Si parlava di poeti come modelli di vita, come miti, come piedi di porco per scardinare la mediocrità della vita di tutti i giorni e andare a far volare l'aquilone nel prato che c'era dall'altra parte.
La sua sincerità aveva un che di abbacinante, e ogni volta che diceva una cosa - qualsiasi cosa - riusciva a nebulizzare interesse e fascino attorno a sé e si vedeva lontano chilometri che le sue non erano pose.
<<Mio Dio>>, pensava Alex, camminandole accanto. Si sentiva più alto di svariati centimetri, camminava accanto a lei e pensava: <<Ma questa non è una ragazza, è un intero disco di Battisti>>.
La realtà è che mi trovo costretto a sacrificare il me diciassettenne felice di oggi pomeriggio a un eventuale me stesso calvo e sovrappeso, cinquantenne soddisfatto, che apre la porta del garage col comando a distanza e dentro c'ha una bella macchina, una moglie che probabilmente gli fa le corna col commercialista e due figli gemelli con i capelli a caschetto identici in tutto ai bambini nazisti della kinders. Tutti dentro al garage, magari, no.
Ma forse le cose stanno addirittura peggio. Perché sono stato io a non prendermi quello che volevo. Come avessi abortito tutti i giorni, come non avessi mai permesso che quel ragazzo nascesse per paura di ritrovarmelo frai i piedi, per paura che sconvolgesse la mia vita. E così mi sono sempre concesso piccole felicità di polistirolo: andare ai giardini; restare a dormire tutto il pomeriggio; guardare Videomusic invece di studiare; fare fuga; mangiare molto; farmi una sega con devozione particolare...
Alex cercava di credere in Dio, ma il problema maggiore erano le facce di culo ipocrite che incontrava in chiesa. Compresi i giovani del catechismo che animavano la messa con le chitarre e il coro di vergini in camicetta e gonna alle caviglie: gli sembrava una mossa commerciale, capite?, divenuta necessaria per via del tracollo della Chiesa, del fatto che sempre meno giovani volevano andarci, alla messa. Una cavolo di manovra neanche tanto velata per ampliare il target e far sì che i dodicenni con l'apparecchio dei denti sperassero di diventare come loro, organizzare la pesca di beneficenza e suonare la chitarra e andare al campo per le vocazioni e cantare Monte di Sion a due voci e andare a mangiare la pizza col gruppo del dopocresima e fidanzarsi e sposarsi e fare all'amore e mettere insieme dei soldini e diventare dei poveri stronzi felici.
I capelli le uscivano dal casco, e al vecchio Alex era venuta in mente quella canzone degli Smiths, There's a light that never goes out, dall'album The Queen is Dead, quando più o meno dice Non portarmi a casa, stasera, perché non è più la mia casa, ma la loro, e io non sono più il benvenuto. E se un autobus a due piani si schiantasse contro di noi, sarebbe un modo sublime di morire, e se un camion ci uccidesse tutti e due morire al tuo fianco sarebbe un piacere e un onore, per me.
E su nastro era ancora niente! Aveva visto un vecchio concerto su Videomusic, e tanto per cominciare c'era Morrissey con quella giacca trionfante e la camicia aperta, che ballava come un clown, epico e grottesco allo stesso tempo, un mazzo di fiori bianchi ammosciati in mano, allegoria sublime che ricordava We're The Flowers In The Dustbin dei Sex, e non appena attaccava con And if a double-decker bus crashes into us, il teatro esplodeva, e migliaia di ragazzi si mettevano a cantare in coro quanto sognavano di morire insieme.
Be', gli veniva in mente proprio questo. Non che sperasse che Aidi tirasse dritto alla prossima curva in modo da volare giù belli sparati per la scarpata, però tornava fuori un'altra volta la magia di essere insieme, e il fascino di non capire esattamente cosa volessero uno d'altro, perché soltanto dandosi la mano - uh - avevano già tutto.
Bacerò cento ragazze, andrò a letto con gente di cui non m'importa, ma non sarà come uscire con te e non dirsi niente per tutto il pomeriggio.



Ce n'è un'altra, di citazione, che mi è piaciuta forse più di tutte quelle che ho messo qui. Ma è lunga, molto personale e probabilmente non l'ho trascritta perché non riesco ancora a leggerla senza commuovermi, quindi vi dirò solo che, nella mia edizione, inizia a metà pagina 112 e finisce a fine 113, più o meno. E' un discorso che Alex fa ad Aidi. Veramente bello e toccante. 

Vi sono piaciute queste citazioni??? 
Voi ne avete trovate di altre, oppure volete scrivermi qua sotto l'ultima frase che vi ha colpito del libro che state leggendo? Io molto spesso cerco informazioni su libri/film dopo aver letto le varie citazioni che magari mi attirano. 
Let me know!! 
Un bacio, 
Sonia

sabato 28 giugno 2014

RORY GILMORE'S BOOK CHALLENGE:
ovvero a Sonia non piace vincere facile

Ebbene si. A me le sfide facili NON PIACCIONO. O mi impegno per la vita, oppure al diavolo tutto. 
Okay, le cavolate del sabato mattina, quando si è troppo stanchi per pensare, le ho dette! La verità, nuda e cruda, è che io amo/venero/adoro/tuttoquellochevolete Rory Gilmore. Per me è tipo un esempio da seguire, un obiettivo da raggiungere (e non solo perché è stata insieme a Jess Mariano, intendiamoci :D). QUINDI, appena ho visto questa lista di TUTTI i libri che ha letto nel corso delle 7 stagioni del telefilm 'Una mamma per amica', ho subito pensato "Devo assolutamente leggere tutti questi libri!"
Naturalmente mi ha convinto anche il fatto che questa challenge finisce solo alla morte del partecipante, quindi beh penso e spero mi rimanga un bel po' di tempo :D 
Ebbene, ringrazio il gruppo Anobii 'I libri di Rory Gilmore' per aver messo a disposizione la lista dei libri - a proposito, tanta stima per chi ha stilato la lista!! 
Io scopiazzo bellamente e vi ripropongo qui il tutto, ci sono più di 200 titoli! (Aiutatemi!)

mercoledì 18 giugno 2014

LET'S GO BACK TO THE START: due anni di Parole Alate, un nuovo inizio. Un film, una canzone, un libro, un telefilm.

Ebbene si. Ogni 'tot' tempo torno e vi dico che torno per sempre, ma ormai avete capito che le promesse io non le mantengo quasi mai. Che burlona. 
Sono piuttosto lunatica, ed essendo come sono molto spesso mi ritrovo a ripensare alle scelte fatte. Ancora una volta mi ritrovo qui, perché ripensare mi riporta sempre a voler parlare con voi. 

Il post del 18 giugno ci stava, perché sono due anni precisi che il blog è vivo, perché è un traguardo che, a spizzichi e bocconi, ho raggiunto, e perché alla fin fine sono un po' romantica anche io (un po' tanto). 
Voglio iniziare parlandovi della nuova veste grafica. E' in corso una nuova vita, quindi nuova veste per il blog, che è un po' come se si tagliasse i capelli dopo una rottura col fidanzato. Ho deciso che, d'ora in poi, le grafiche saranno a tema, e siccome sono una che non è coerente nemmeno nelle cose che sceglie lei, la prima grafica a tema è su un film NON tratto da un libro. Logico! Il film in questione è 500 giorni insieme e, se non lo avete ancora visto, RIMEDIATE! Non è un consiglio, non è un invito, è un ORDINE! E' un film stupendo e, terrei a sottolinearlo, non è la solita commedia romantica. C'è una colonna sonora bella bellissima, Zooey Deschanel e Joseph Gordon Levitt sono perfetti e sublimi e dovete vederlo, tutto qui!
Coomunque, inauguro il primo post della prima grafica della 'nuova' vita del blog con una rubrica che mi accompagnerà lungo il corso delle prossime grafiche, ovvero ad ogni cambio grafica vi spiegherò il perché della scelta del tema della grafica nuova e inoltre vi dirò il telefilm, film, libro e canzone della grafica in corso. 
Sarebbe carino se con il passare del tempo proponeste voi queste cose. Vi piacerebbe? :D 
UNA CANZONE:
Perché è la canzone che fa da colonna sonora al film, in un punto cruciale, e perché è bellissima e perché, se quando vedrete il film non potrete più ascoltarla senza pensare immediatamente a Sole e Tom!

so stay there
cause i'll be coming over
and while our blood's still young
it's so young, it runs
and won't stop til it's over
won't stop to surrender

UN LIBRO: Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde
Perché? Ho deciso di rimanere accostata a 500 giorni insieme, e ho quindi optato per il libro che Sole Finn legge quando incontra l'amore della sua vita, l'uomo che la cambierà per sempre. Non è una scelta che mi piace molto, non ho mai finito di leggere Dorian Gray e una parte di me è sicurissima del fatto che non lo riprenderò mai in mano, però volevo rimanere fedele al film e collegarlo in tutto, o quasi.

UN TELEFILM: Game Of Thrones
Dico solo una cosa.
Anzi due:

  • E' appena finita la quarta stagione, nessuno dei miei conoscenti lo guarda e io STO IMPAZZENDO perché non so con chi sfogarmi, ergo se avete visto il finale di stagione BATTETE UN COLPO
  • Se iniziate a vederlo avete bisogno, prima di tutto, di un solo consiglio che vale ora e varrà per sempre: NON AFFEZIONATEVI A NESSUN PERSONAGGIO. Che sia la serva, la comparsa, il gatto del vicino, non affezionatevi. Lo dico per il vostro bene. 

Bene, io ho finito. O quasi, un ultima cosa. 
Vi ringrazio se siete arrivati a leggere fino a qui, per questi due anni di alti e bassi, di presenze e assenze. So che sono instabile, però ci sono, in un modo o nell'altro. :) 
Vi voglio bene, anche se non commentate, anche se siete lettori silenziosi e sconosciuti. <3

lunedì 21 aprile 2014

CHI BEN COMINCIA: La scopa del sistema di David Foster Wallace


Buongiorno lettori e buna Pasquetta a tutti quanti! Spero che, come me, vi siate strafogati per bene di cioccolata fino a svenire sul letto in condizioni veeeeramente pessime :D
Oggi è lunedì e, come tutti i lunedì, è il giorno di 'Chi ben comincia'! 

CHI BEN COMINCIA
Chi ben comincia è una rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri e ha lo scopo di presentare l'incipit/la prima pagina di un libro e invogliare così alla lettura!

Oggi ho deciso di pubblicare l'incipit del libro che ho in lettura in questo momento - La scopa del sistema di David Foster Wallace - e che, devo dire, mi piace veramente tanto. Leggerlo è piuttosto complicato perché -per me- ci vuole una buona dose di concentrazione e quindi ho bisogno di mettermi seduta tranquilla a casa e alla fine ho la possibilità di leggerlo veramente poche volte perché c'è sempre qualche disturbatore indesiderato, quindi sto andando un po' a rilento, però mi piace veramente molto!
Ma vi lascio all'incipit!

Capitolo primo

1981


Molte ragazze davvero belle hanno dei piedi davvero brutti, e Mindy Metalman non fa eccezione, pensa Lenore, all’improvviso. Sono piatti e lunghi, con le dita strombate e i mignoli afflitti da bottoni di una callosità giallognola che riappare a mo’ di battiscopa lungo i calcagni, e sul dosso dei piedi sbucano peluzzi neri arricciati, e lo smalto rosso è screpolato e si scrosta a boccoli per quant’è vecchio, mostrando qua e là striature bianchicce. Lenore se ne accorge solo perché Mindy si è chinata in avanti sulla sedia accanto al minifrigo per staccare dalle unghie dei piedi appunto un paio di fiocchi di smalto; i lembi dell’accappatoio si dischiudono su un generoso scorcio di scollatura, decisamente piú sostanziosa di quella di Lenore, e lo spesso asciugamano bianco che cinge la chioma zuppa e shampizzata di Mindy si è allentato e una ciocca di capelli scuri è sgusciata tra le pieghe e scende leggiadra incorniciandole la guancia fin sul mento. Nella stanza c’è odore di shampoo Flex, ma anche di canne, poiché Clarice e Sue Shaw si stanno facendo uno spino bello grosso che Lenore ha ricevuto in dono da Ed Creamer alla Shaker School e ha portato qui al college insieme ad altra roba per Clarice.
Il fatto è che Lenore Beadsman, che ha quindici anni, è appena arrivata da casa dei suoi a Shaker Heights, Ohio, a due passi da Cleveland, per far visita alla sorella maggiore, Clarice Beadsman, che è matricola qui al college femminile Mount Holyoke; Lenore, dunque, con annesso sacco a pelo, si trova in una stanza al secondo piano del dormitorio della Rumpus Hall, cioè dove Clarice alloggia con le compagne di corso Mindy Metalman e Sue Shaw.

Ho ricopiato giusta giusta la prima pagina perché più che un incipit è un racconto vero e proprio che non introduce un bel nulla ma che racconta già qualcosa.
I vostri incipit? 
Buona Pasqua in ritardo e buona Pasquetta :D

lunedì 31 marzo 2014

CHI BEN COMINCIA: Come vivo ora di Meg Rosoff

Oggi è lunedì, e cosa succede il lunedì? Chi Ben comincia, ovviamente! :D
Ho appena finito di cliccare 'Procedi all'acquisto' su Amazon, chi indovina cosa ho comprato? 
Ho ancora in lettura Jack Frusciante è uscito dal gruppo, conto di finirlo presto, quindi oggi vi lascio l'incipit di un bel librettino, sempre preso dalla mia scorta di nuovi acquisti, che ho moltissima voglia di leggere perché quando l'ho comprato ero convinta fosse bello, poi qualcuno mi ha detto che non l'ha entusiasmata molto, ergo io sono super curiosa di sapere se mi piace o meno. 
Il libro è Come vivo ora di Meg Rosoff.

CHI BEN COMINCIA
Chi ben comincia è una rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri e ha lo scopo di presentare l'incipit/la prima pagina di un libro e invogliare così alla lettura!

1

Il mio nome è Elizabeth, ma nessuno mi ha mai chiamata così. Quando sono nata mio padre deve avermi dato un'occhiata e aver pensato che avevo una faccia dignitosa e triste come una regina d'altri tempi o un morto, ma io poi  mi sono rivelata un tipo qualunque, di certo non una che si fa notare. Anche la mia vita fino a un certo punto è stata una vita qualunque. Più Daisy che Elizabeth fin dall'inizio. 
Ma nell'estate in cui andai a stare dai miei cugini in Inghilterra tutto cambiò. In parte a causa della guerra, che a quanto pare cambiò un sacco di cose, ma io non ricordo molto di com'era la vita prima e quindi nel mio libro, che è questo, non conta. 
Praticamente tutto cambiò per via di Edmond. 
Ecco cosa accadde. 




Allora, come vi sembra? Se devo essere sincera non so, non mi dice nulla questo stralcio di libro. Mi lascia un po' impassibile, dovrei forse leggere qualcosa in più per comprendere un po' meglio le cose.
Voi lo avete letto? Fatemi sapere e soprattutto scrivetemi i vostri incipit!! :D

mercoledì 26 marzo 2014

Nuovi acquisti PT.2!

Buongiorno signorii! 
Ricordate che l'altro giorno vi avevo lasciato con la prima parte del mio shopping libresco, nelle vie infinite dell'usato? Ebbene sono qui per parlarvi della seconda parte dei miei acquisti, tra cui però ci sono cinque intrusi! 
Che ormai amo i mercatini dell'usato è un dato di fatto (vi eviterò il mio amore per la quantità di dischi in vinile che ho trovato, ok? :D), e la prima foto è tutto frutto di un unica 'capatina' al mercatino qui vicino casa. 































Li leggerò in fila. Il primo è Il meglio dei racconti di Dino Buzzati. L'ho preso un po' a fiducia, se devo essere sincera. Avevo già sentito parlare di Buzzati e volevo leggere qualcosa di suo, non costava molto, era in ottime condizioni, e ho pensato che i racconti potessero essere un buon modo per approcciarmi a lui. Il secondo e il terzo sono i due volumi de Le mille e una notte. Voglio leggere questa raccolta di racconti da un tempo indefinito. Ho letto la sinossi un giorno in treno verso il mare, quando ho visto questo libro in mano a una ragazza e ho pensato di leggerne la trama online. Conoscevo già di fama il titolo, ma non mi ci ero mai avvicinata, non so bene per quale motivo. Il signore delle Mosche l'ho preso perché è un classico e perché ho una lista, copiata da internet, dei 100 libri da leggere prima di morire e tra questi c'è il libro di Golding. That's it! Ecco il primo intruso!! Se una notte d'inverno un viaggiatore mi ha letteralmente conquistata. Quest' estate l'ho letto, preso in prestito in biblioteca, l'ho amato e colta da un impulso incontenibile ho fatto un ordine su Amazon e l'ho comprato. Il Giovane Holden .shame on me- non l'ho mai letto. E' un classico, devo recuperare, l'edizione è stupenda ed è praticamente nuova ed io l'ho pagata praticamente nulla. Secondo intruso! Voglio leggere qualcosa di Bukowski da tantissimo tempo e nessuno mi è mai riuscito a dire con quale libro dovessi partire, così mi sono armata di pazienza, ho letto le varie trame e alla fine mi sono lasciata guidare un po' dal mio istinto e un po' dal caso e ho preso Panino al prosciutto, che mi attira e, a quanto pare, è a tratti autobiografico. Ultimo, ma non per importanza, Zanna Bianca di Jack London. L'ho preso per due motivi principali: il primo è che è un classico e che sono del parere che i classici vanno comprati a prescindere, sempre e comunque; il secondo motivo sta nel fatto che sono una fangirl e che un tempo guardavo il telefilm The Vampire Diaries e Damon Salvatore amava Il richiamo della foresta di Jack London, a me è rimasto il pallino di leggere qualcosa di Jack London e adesso, anche se non guardo più il telefilm, il pallino è rimasto. 































Ultima foto, promesso! Altri intrusi. Questi non sono usati, ma nuovi. Scusate, ma come potevo resistere alla tentazione di comprare dei libri a 4,90€? E per un periodo limitato, per giunta! Sono delle edizioni davvero carine, nonostante il packaging non sia dei più sofisticati (infatti non mi spiego i prezzi sul retro di copertina). Ho preso Alice nel paese delle meraviglie perché contiene il racconto Attraverso lo specchio, ho preso Suite Francese perché poi voglio vedere il film e mi vergognavo per non averlo ancora letto e L'idiota di Dostoevskij perché mia mamma dice che è un libro scritto apposta per me (L'amore di mia mamma è immenso, eh? :D). Poi i creatori di questa collana di libri mi deve spiegare, a me personalmente, perché L'idiota è più alto degli altri di qualche millimetro. Me lo deve dire! Anche la vostra edizione è più alta? 
Bene, per la vostra gioia i libri acquistati da me medesima sono finiti, ma sto per completare un ordine di Amazon (se mi decido a cliccare Procedi all'acquisto :D) quindi l'appuntamento con i miei acquisti non tarderà a tornare! 
I vostri acquisti recenti? Parlatemene!

lunedì 24 marzo 2014

CHI BEN COMINCIA: Jack Frusciante è uscito dal gruppo

Buondì! 
Ieri, mentre vi scrivevo il post degli acquisti, ho pensato a una cosa. Ogni volta mi ritrovo a voler pubblicare la rubrica 'Chi ben comincia..' ma non riesco mai a trovare un libro da cui prendere l'incipit. Ieri ho finalmente deciso che prenderò i nuovi libri che ho comprato e li userò per questa rubrica! Così almeno, per un bel po' di settimane, l'indecisione su 'Oddio e adesso che libro uso?' non ci sarà! 
Questa settimana ho deciso di presentarvi l'incipit di Jack Frusciante è uscito dal gruppo perché, leggendo i vari inizi, mi è sembrato veramente il più particolare e assurdo. 

CHI BEN COMINCIA
Chi ben comincia è una rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri e ha lo scopo di presentare l'incipit/la prima pagina di un libro e invogliare così alla lettura!

Intro
Presto sarebbe volato via pure quello stupido febbraio

Presto sarebbe volato via pure quello stupido febbraio e il vecchio Alex si sentiva profondamente infelice ma in modo distaccato, come se la sua vita appartenesse - sensazione fin troppo tipica e cruda ne convengo - a qualcun altro
ma non ghignate, per favore, poiché all'epoca il vecchio Alex non aveva ancora compiuto diciott'anni e in quei giorni il cielo di Bologna era espressivo come un blocco di ghisa sorda e da simili espressività non avreste potuto aspettarvi nulla d'esaltante, neppure uno di quei bei temporaloni definitivi che lavano le strade e da quasi due settimane la città giaceva tramortita sotto una pioggia esangue senza nome
quale conoscente del vecchio Alex e persona informata dei fatti mi limiterò ad aggiungere che una certa storia con una ragazza gli appariva ormai sfumata nel ricordo, gualcita dallo squallore sbalorditivo della vita di tutti i giorni: essere stato terribilmente felice con lei per quattro mesi gli sembrava - ecco un'altra delle sue sensazioni più crude - non fosse servito a niente



Mi fermo qui per due ragioni, una è che è finito il paragrafo e se inizio il secondo poi devo arrivare praticamente a fine capitolo e un'altra è che è veramente difficile da copiare :D 
Premetto che tutta la 'mancata punteggiatura' non è farina del mio sacco ma di quello di Brizzi. Io ho copiato paro paro. E' assurdo, non trovate? Abituarsi a questo stile è piuttosto difficile, ma sembra migliorare con il proseguo della storia.
Allora, qual è il vostro incipit della settimana? :D

domenica 23 marzo 2014

Di nuovi inizi, nuove grafiche e acquisti compulsivi.

Ebbene si, chi non muore si rivede! 

Sono mancata per una quantità di tempo indicibile e mi dispiace tantissimo. Purtroppo ci sono momenti in cui si deve staccare tutto e pensare un attimo a quello che si sta facendo e come lo si sta facendo. Ho avuto molto da fare e poco tempo per coltivare le mie passioni, poco tempo per leggere e per stare qui. Ma ora sono tornata, spero. 
Ho molte idee, che in questo lasso di tempo di assenza sono cresciute e si sono formate per bene nella mia testa, a partire dalla nuova grafica che ha molte novità, tra cui il menu a tendina qui sopra, il tastino 'Torna Su' in basso a destra che, a pagina terminata, cliccandolo vi riporterà subito in alto a inizio pagina e prossimamente altre chicche approderanno sul blog. 
Ho in mente di riprendere alcune rubriche perse e di iniziarne di nuove, di pubblicare qualche post in più in cui approfondire un determinato argomento e di essere generalmente più presente, insomma! 
Passando al motivo principale di questo post, vi voglio parlare delle mie entrate libresche di questi ultimi tempi, o meglio, vi voglio parlare di 'Sonia ha scoperto i mercatini dell'usato'. Ho scoperto che vicino casa mia ce ne sono un cinque, e tutti rifornitissimi, quindi, da brava curiosona ho fatto un saltino in tutti e, in tutti, ho trovato qualcosa da sgraffignare a prezzi veramente stracciati! 

lunedì 3 febbraio 2014

RECENSIONE: Io prima di te di Jojo Moyes

Buondì lettori! Sono sparita (ancora??), lo so. In realtà ormai son del parere che chi mi segue sa che io non sono fatta per le rubriche varie settimanali, non per qualche motivo in particolare, ma perchè viaggio sulla linea de 'la qualità è meglio della quantità', e siccome io non so fare le cose di fretta perché non mi vengono bene, mi limito a fare quello che riesco :D 
Passiamo comunque a una recensione un po' difficile da scrivere e piuttosto corta. 

Io prima di te di Jojo Moyes
A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell’autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un’esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l’altro per sempre. “Io prima di te” è la storia di un incontro. L’incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto successo, la ricchezza e la felicità, e all’improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l’una all’altra a mettersi in gioco.

L'ho iniziato nel periodo 'apatia da lettura'. Avevo già preso in mano una decina di libri potenzialmente belli prima di lui, tutti lasciati dopo le prima 10 pagine. Non so perché ho continuato a leggere, dopotutto all'inizio non mi faceva nemmeno impazzire.
La prima cosa da dire in qualsiasi recensione a questo libro, secondo me,

venerdì 17 gennaio 2014

RECENSIONE: Per una volta nella vita di Rainbow Rowell

Buonasera!
Come state? State leggendo tanto in questo 2014 appena iniziato? Io purtroppo preferirei non fosse mai cominciato. Sono successe cose non troppo piacevoli (una sopra le altre, spiacevolissima :C), quindi oltre alla mia apatia da lettura (aiutatemi, non riesco più a leggere!) non ho avuto molto tempo per mettermi comoda e aprire un libro. 
Quindi, alla luce di questo, vi pubblico una recensione non semplice ma molto sentita. Il libro è l'ultimo letto nel 2013. 

p.s. Spero apprezzerete la mia decisione di non parlare della trama in generale del romanzo all'interno della recensione. Preferisco spendere parole per ciò che mi è sembrato piuttosto che farvi un tema sulla trama. :D 

Per una volta nella vita di Rainbow Rowell
Eleanor è appena arrivata in città. La chioma riccia rosso fuoco e l'abbigliamento improbabile, ha lo sguardo basso di chi, in pasto al mondo, fa fatica a sopravvivere. Park ha tratti orientali che ha preso dalla madre coreana e veste sempre di nero. La musica è il suo rifugio per tenersi fuori dai guai. La loro storia inizia una mattina, sul bus che li porta a scuola. Park è immerso nella lettura dei suoi fumetti e perso tra le note degli Smiths, Eleanor si siede accanto a lui. Nessun altro le ha fatto posto, perché è nuova e parecchio strana. Il loro amore nasce dai silenzi, dagli sguardi lanciati appena l'altro è distratto. E li coglie alla sprovvista, perché nessuno dei due è abituato a essere il centro della vita di qualcuno. Tra insicurezze e paure, Eleanor e Park si scambiano il regalo più grande: amare quello che l'altro odia di sé, perché è esattamente ciò che lo rende speciale. Sarà la loro forza, perché anche se Eleanor non sopporta quegli sfigati di Romeo e Giulietta, anche il loro legame deve fare i conti con un bel po' di ostacoli, primo fra tutti la famiglia di lei, dove il patrigno tiranneggia incontrastato. Riusciranno, per una volta nella vita, ad avere ciò che desiderano?

Ogni tanto mi piace chiedermi se gli scrittori, quando scrivono una determinata parte -emozionante o meno- sanno come poi il lettore la vedrà, più o meno nella sua testa. Sicuramente sperano di renderla in parole come loro se la immaginano nella mente. 
Ci sono scene che sono più semplici da visualizzare, ce ne sono altre più difficili. Io amo, letteralmente, quando accanto alla scena ci mettono una canzone, la abbandonano li a inizio paragrafo, quasi indifferentemente. Il fatto è che se non la conosci, solitamente non vai a cercarti la canzone per poter leggere quel pezzo condito di tutti gli elementi, stai leggendo e ciò che ti importa è sapere come va a finire la storia. Però se la conosci, quella scena acquista un significato completamente diverso. Tutto, nella tua testa, diventa meglio di un film vero e proprio. 

mercoledì 8 gennaio 2014

FRAMMENTI DI: Fight Club di Chuck Palahniuk

Buonsalve lettori! Ho in programma - oltre a dormire su ogni tipo di superficie appena stacco dal lavoro - alcune recensioni per voi, ma nel frattempo, siccome ho notato che non la pubblico da un po', ecco una nuova 'puntata' di "Frammenti di...". Per oggi abbiamo alcune delle citazione che più mi sono piaciute di 'Fight Club' di Chuck Palahniuk, ma vi esorto a segnalarmi qualche libro che avete particolarmente apprezzato o in cui avete ritrovato citazione belle e significative :D

Qui non si tratta di amore come in tenerci. Qui si tratta di proprietà come in possedere.
Piangere è facile nel buio soffocante, chiuso dentro qualcun altro, quando vedi che tutto quello che riuscirai mai a combinare finirà in spazzatura.
Tutto quello di cui potrai mai andare fiero finirà buttato via. 
 E io sono perso dentro.
Questa è la vita e va finendo un minuto alla volta.
Compri mobili. Dici a te stesso, questo è il divano della mia vita. Compri il divano, poi per un paio d'anni sei soddisfatto al pensiero che, dovesse andare tutto storto, almeno hai risolto il problema divano. Poi il giusto servizio di piatti. Poi il letto perfetto. Le tende. Il tappeto.
Poi sei intrappolato nel tuo bel nido e le cose che una volta possedevi, ora possiedono te.
Possa non essere mai completo.
Possa non essere mai soddisfatto.
Possa non essere mai perfetto.
Liberami, Tyler, dall'essere perfetto e completo.
In passato era sufficiente, quando tornavo a casa rabbioso e sapevo che la mia vita non stava dietro al mio piano quinquennale, mettermi a ripulire l'appartamento o lucidare la macchina. Un giorno sarei morto senza una cicatrice addosso e avrei lasciato un gran bell'appartamento e una gran bella macchina. Molto, molto belli, fino al formarsi di un nuovo velo di polvere o fino all'arrivo di un nuovo proprietario. Non cè niente di statico. Persino la Gioconda se ne va a pezzi. Da quando c'è il Fight Club posso far dondolare metà dei denti che ho in bocca.
Forse l'automiglioramento non è la risposta. (...)
Forse la risposta è l'autodistruzione.
Solo dopo il disastro si può risorgere.
"E' solo dopo che hai perso tutto" dice Tyler, "che sei libero di fare qualunque cosa."
Mentre picchiavo quel ragazzo, in realtà avrei voluto piantare una pallottola tra gli occhi di ogni panda in pericolo che si rifiuta di scopare per salvare la propria specie e ogni balena o delfino che molla tutto e va a spiaggiarsi. Non vederla come estinzione. Prendila come un ridimensionamento.
Per migliaia di anni gli esseri umani hanno incasinato e insozzato e smerdato questo pianeta e ora la storia si aspetta che sia io a correre dietro agli altri per ripulirlo. Io devo lavare e schiacciare i miei barattoli. E rendere conto di ogni goccia di olio di motore usato.
Tocca a me pagare il conto per le scorie nucleari e i serbatoi di benzina interrati e i residui tossici scaricati nel sottosuolo una generazione prima che nascessi.
Tu non sei un delicato e irripetibile fiocco di neve. Tu sei la stessa materia organica deperibile di chiunque altro e noi tutti siamo parte dello stesso cumulo in decomposizione. La nostra cultura ci ha resi tutti uguali. Nessuno è più veramente bianco o nero o ricco. Tutti vogliamo lo stesso. Individualmente non siamo niente.

In realtà ne ho segnate molte altre, piuttosto importanti, ma non le ho scritte, un po' perché altrimenti verrebbe un post di ottanta metri, un po' perché non voglio rovinarvi il libro, voglio farvelo godere in ogni sua parte (nel caso dobbiate ancora leggerlo, ovviamente).
Se invece lo avete già letto e volete farmi conoscere una citazione che qui sopra non c'è, scrivetemela nei commenti, ok? :D
Son curiosissima di leggere le vostre!
Un bacio, sempre Sonia :D

domenica 5 gennaio 2014

READING OUTSIDE THE BOX - challenge 2014

Buona domenica lettori belli :D Come state? Io mi diletto nella sottile arte del dolce far niente, mentre mia madre guardandomi intona Pigro di Ivan Graziani. Grazie mamma! :D
Oggi in realtà non volevo pubblicare nessun post, ma poi mi sono messa un attimo a sbirciare gli ultimi post dei blog che seguo e ho trovato questa bellissima challenge e mi è venuta voglia di condividerla con voi perché è geniale e penso che tutti debbano partecipare :D 
Il post della challenge l'ho trovato sul blog di Morgana 'Over the hills and far away', ma lei lo ha trovato a sua volta sul blog inglese Musings of a book lover e lo ha amabilmente tradotto, ed io -da brava pigra- mi limiterò a scopiazzarlo bellamente da lei :D
Il nome della challenge è READING OUTSIDE THE BOX e consiste, in poche parole, nel leggere una lista di libri selezionati attraverso dei 'plot' se così si possono chiamare, ovvero una lista di caratteristiche che i libri scelti devono avere, ma credo che, vedendola messa in pratica, capirete meglio, quindi non cincischiamo!

COSA CONTIENE LA 'SCATOLA'? 

sabato 4 gennaio 2014

Mi consigli un libro? - TBR list e tacchini..


Buonsalve lettori!! 
Primo post del 2014, quindi BUON ANNO! Come avrete notato, la grafica è cambiata. Non ho voluto aspettare la Befana perché avevo la grafica li pronta già da un po' e fremevo per metterla e quella di Natale mi aveva un pochino stancato, quindi ho deciso di cambiarla e stop. 

Post veramente veramente veloce perché ho una lettura in ballo e voglio andare sotto le coperte a leggere! 
Le vacanze sono ormai quasi agli sgoccioli, come avete passato questi giorni di festa? Vi siete divertiti? Siete andati in vacanza o siete rimasti a casina? Io sono rimasta a casa e ho passato le vacanze con la mia famiglia, a rimpinzarmi come un tacchino il giorno del Ringraziamento! (la gif è per questo ahah)
Ecco alcune delle copertine dei libri nella mia TBR list, ovvero la lista dei libri che ho sugli scaffali della libreria ma che non ho ancora letto. Per ora ho iniziato il mio 2014 cominciando 'Il signore degli orfani', che era li ad aspettare da parecchi mesetti. Mi consigliate il prossimo di prendere in mano? Dai, su! 



Questi sono solo alcuni, ne avete letto qualcuno? Consigliatemeli, su! E se ne avete fatto le recensioni, postatele qui sotto così mi faccio un'idea :D 
Un bacio e ancora BUON ANNO, 
Sonia